Doppio appuntamento “malinconicamente scoppiettante” per la chiusura della decima stagione teatrale
al “De Filippo” di Agropoli, diretto da Pierluigi Iorio. Un weekend da tutto esaurito che regala un finale di
stagione ricco di emozioni e sorprese per il pubblico.
Si apre il sipario e la ben costruita scenografia di Luigi Ferrigno conduce lo spettatore nell’intimità della
vita di Vincenzo Malinconico, il celebre avvocato di insuccesso, alle prese con una crisi esistenziale da
sofferenza amorosa, personaggio nato dalla penna di Diego De Silva e interpretato da uno straordinario
Massimiliano Gallo.
“Malinconico – Moderatamente felice” è un viaggio nella psicopaticologia della vita quotidiana costruito
ad arte grazie all’ottima recitazione di tutti gli attori e alla presenza di elementi innovativi come gli
ologrammi che interagiscono con il divertente avvocato Malinconico.
Massimiliano Gallo dimostra tutta la sua bravura, dominando la scena e non abbandonando mai il
palcoscenico. Una prova attoriale che non si vedeva da tempo, frutto anche di un profondo lavoro di
scrittura con Diego De Silva e un’attenta regia, firmata dallo stesso Gallo, che richiama elementi di
eduardiana memoria.
Dal terrazzino della sua stanza, che ricorda la scena del caffè di Eduardo, l’avvocato Malinconico dialoga
con il pubblico e con i personaggi, mettendo a nudo le sue fragilità con ironia, sarcasmo, schiettezza e
quella velata malinconia giocosa che crea un legame indissolobile con lo spettatore.
L’universo di Malinconico è abitato da strane creature reali e non che portano in scena temi attuali.
È il caso di Viola, la seducente ” trombamica”, interpretata da Eleonora Russo che, con disinvoltura e
padronanza del palcoscenico, dà vita a un personaggio bizzaro ma reale. Uno spaccato veritiero e
divertente degli odierni rapporti sentimentali.
Alla confusione del mondo degli adulti fa da contraltare il personaggio di Alagia, interpretata dalla
giovane e talentuosa Greta Esposito. La ragazza , figlia della prima moglie di Malinconico, è legata
all’avvocato come se fosse il suo vero padre ed è l’unica a risvegliare in lui i lati più teneri.
In questo racconto sottile e intimo di sentimenti umani domina su tutto una comicità viva, mai volgare
che dà un tocco di raffinata apertura al vero teatro. La scenografia diventa tribunale grazie alla scritta
“La legge è uguale per tutti” e lì si incontrano improbabili ma esilaranti personaggi comici.
Biagio Musella, spalla comica di Massimiliano Gallo, è eccezionale nel passare da un ruolo all’altro,
regalando momenti di forte ilarità. Con la parrucca nera è Bigodino, l’assistente maldestro di
Malinconico. Calze rosse e parrucca bionda e diventa Chanel, insolita cliente con particolari richieste
tutte da ridere. Bastano due ali stropicciate e parrucca bianca ed è un angelo custode dalle tinte
colorate per un avvocato un po’ sgualcito che si perde tra i suoi pensieri.
A completare il mondo tragicomico di Malinconico ci sono: Mariolino, interpretato dal giovane e
talentuoso Manuel Mazia , un venditore ambulante con la passione per i casi particolari, un tuttofare
che ben rappresenta l’antica arte dell’arrangiarsi, e i personaggi interpretati da Diego D’Elia che, con
grande versalità, veste i panni del giudice Mastronzo e di Adam, un bizzarro cliente che vuole far causa
al Padre Eterno per non aver mantenuto le sue promesse e averlo condotto sulla cattiva strada.
Ce n’è per tutti i gusti per il povero avvocato Malinconico, che si destreggia tra le sue stranezze e quelle
altrui con disinvoltura e simpatia, cercando di dimenticare Alessandra Persiano, amore che aleggia ormai
solo nella sua mente e nelle canzoni composte da Joe Barbieri.
Tra una nota l’altra non si arrende Malinconico e, affidandosi alle parole di un’insolita apparizione della
sua donna ideale , interpretata, in forma di ologramma, da Shalana Santana, conclude il suo viaggio con
un finale da farfalle nello stomaco e un pubblico entusiasta che non smette di applaudire.